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ilfoscolo testo integrale, brano completo, citazione delle fonti, commedie opere storiche opere letterarie in prosa e in versi, operaomnia #
Era la notte; e sul funereo letto
agonizzante il genitor vid'io
tergersi gli occhi, e con pietoso aspetto
mirarmi, e dire in suon languido: addio.
Quindi scordato ogni terreno obbietto
erger la fronte, ed affisarsi in Dio;
mentre disciolta il crin batteasi il petto
la madre rispondendo al pianto mio.
Ei volte a noi le luci lagrimose,
deh basti! disse; e a la mal ferma palma
appoggiò il capo, tacque, e si nascose.
E tacque ognun: ma alfin spirata l'alma
cessò il silenzio, e a le strida amorose
la notturna gemea terribil calma.
EDIZIONE DI RIFERIMENTO: "Ugo Foscolo - Opere - Tomo I",
edizione diretta da Franco Gavazzeni, Riccardo Ricciardi Editore, Milano-Napoli, 1974
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